Tutto Troppo Difficile

Questa mattina avevo lezione con i ragazzi che stanno frequentando il corso per diventare operatori socio sanitari.

Ho fatto la prima parte della lezione con grande fatica, e mentre spiegavo alcuni articoli di legge, sentivo che mi stavo annoiando più io di loro. Oggi la mia capacità di rendere interessante anche questa parte di programma era assente, insieme alla positività e passione che solitamente ho quando insegno.

La seconda parte è andata molto meglio, perché ho deciso di interrompere la spiegazione della parte legislativa, e far vedere alcuni spezzoni di un film facendoli commentare ai ragazzi, e questo ha migliorato molto la qualità della lezione.

Cosa è capitato?

Mi sentivo a rallentatore, come se tutto quello che dovevo fare era troppo difficile per farlo, mi mancava la forza e anche la voglia.

TUTTO TROPPO DIFFICILE.

Dopo la lezione, rientrata a casa e ho scoperto di avere le mestruazioni. Ecco spiegata la mia sensazione del TUTTO TROPPO DIFFICILE.

Sicuramente sapete che il ciclo mestruale è composto da 4 fasi: MESTRUALE, PRE-OVULATORIA, OVULATORIA E PRE-MESTRUALE. Sia nella fase pre-mestruale che in quella mestruale la nostra attenzione e l’energia è rivolta verso l’interno, alla nostra interiorità. In particolare, nella fase mestruale abbiamo necessità di riposo, di dedicarci a noi stesse e quindi di rallentare ogni attività, e siamo poco propense a interagire con il mondo esterno.

Solitamente mi accorgo prima in quale fase del ciclo mestruale sto entrando, e questo mi permette di accogliere e utilizzare al meglio ciò che ogni fase porta con sé. Oggi invece mi ha completamente spiazzato.

Capita a tutti di avere una giornata no, indipendentemente dalla fase del ciclo mestruale, e quando succede come reagisci?

La mole di lavoro, specialmente per chi svolge la propria professione nei servizi pubblici (ma non solo), è enorme, e il tempo a disposizione mai abbastanza, ecco perché è difficile rallentare i ritmi e ascoltare il nostro corpo e la nostra interiorità.

A volte, dopo una “giornata no” ci sentiamo in colpa e ci adiriamo con noi stesse/i, rimuginando su come sono andate le cose, e questo è un grande spreco di energie.

Riesci ad accettare e accogliere il fatto che quel giorno nel tuo lavoro non sei stata/o efficiente, empatica/o e coinvolgente come altre volte?

L’accettazione è il primo passo, non solo per liberarti dalla necessità di perfezione ed efficienza continua, ma anche perché ti permette di trovare nuovi modi per affrontare e gestire questi momenti.

È necessario rispettarci e ricordare la preziosità che siamo. Sempre.

Con Amore.

Maria

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