Donne che si raccontano: Intervista a Cristiana Olianas

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Donne che si raccontano : Cristiana Olianas

Maria: Di cosa ti occupi?

Cristiana: Io innanzitutto sono una mamma, ho una figlia di sedici anni. Per quanto riguarda il mio lavoro, ho un piccolo negozietto di generi alimentari, una bottega di vicinato. Lì dentro passo parecchie ore della mia vita.


Maria: Tu non sei di Nuoro. Che ci fai qui?

Cristiana: Sono di Cagliari. Sto a Nuoro da circa ventuno anni, esattamente dal 7 ottobre del 1995, data in cui mi sono sposata con un nuorese. Da quel giorno sono stata adottata da questa città.


Maria: Raccontami meglio di questo tuo negozietto.

Cristiana: Il negozietto è il risultato di anni di lavoro e impegno. Nella mia mente, tempo prima, avevo già creato l’immagine di come sarebbe stato, fino a quando è diventato realtà.

Ho sempre lavorato in questo settore. Prima con la mia famiglia a Cagliari, dove ho imparato i rudimenti del mestiere, e poi qui a Nuoro per altre persone. Queste esperienze lavorative mi hanno aiutato a crescere e a “farmi le ossa” che occorrono quando poi avvii una tua attività. Amo definire il mio negozietto “la mia creatura”: pensata, sognata, programmata e con buona volontà, realizzata.

Maria: Hai aperto la tua attività da sola e in un periodo in cui si parlava solo di crisi. Come ci sei riuscita?

Cristiana: Diciamo che questa mia decisione è stata maturata nel tempo. Non è stato un colpo di testa, o un capriccio passeggero. Si, è vero, sono andata un po’ controcorrente, però ho sempre creduto che i sogni si realizzano e che se riesci a sognarlo riesci anche a farlo.

 Il mio motto è SE VUOI PUOI. Io ci credevo in questo progetto. Ero consapevole che non sarebbe stato un gioco e che mi sarei dovuta mettere in discussione ogni giorno, ma ero anche certa e lo sono tutt’ora, che questa è la mia strada.

La passione per questo lavoro è stata l’eredità più preziosa che ho ricevuto. Mio padre in particolar modo mi ha trasmesso quest’amore ed io non potevo che usare questa eredità nel migliore dei modi. Ero convinta che tutto sarebbe andato bene, nonostante i tempi di crisi.
Quindi prima ho pensato e programmato e poi mi sono rimboccata le maniche e ho iniziato a lavorare per realizzarlo. Ti assicuro che, a distanza di sei anni e mezzo, ancora non ho riabbassato quelle maniche perché il lavoro è continuo.

Maria: Ci vuole molto coraggio e determinazione per realizzare ciò che hai fatto, cosa pensi di te stessa?

Cristiana: Penso che sono stata brava. Sono fiera di ciò che ho fatto e di ciò che sono. Ogni tanto dovremo farci l’applauso da sole, riusciamo a fare grandi cose e neanche ci rendiamo conto.  A parte il mio lavoro, l’applauso devo farlo veramente a me stessa per tutto il percorso che ho fatto in questi anni. Un percorso fatto di gioie, nuove esperienze, lavoro, doni meravigliosi ricevuti, sorrisi, ma anche pianti e sconfitte (anche queste cose fanno parte della vita). Dopo ogni difficoltà però mi sono resa conto che rinasco e mi rialzo in piedi con una forza che meraviglia anche me stessa. Ogni tanto mi domando: Cri ma come fai?
Penso ai momenti di solitudine in cui mi sono trovata e mi trovo, per situazioni mie personali, ma anche alla determinazione che dimostro giorno dopo giorno. Cerco sempre di avere il sorriso, innanzitutto per me stessa e poi per chi mi sta vicino, in particolare per mia figlia.

Aprire il mio negozietto è stato una grande impresa da realizzare, ma so che le conquiste maggiori e i successi sono legati più al mio percorso di evoluzione personale, al mio essere più profondo.


Maria: Donne e uomini leggeranno quest’intervista. Cosa ti senti di dire loro?

Cristiana: Dico che la vita spesso ci sorprende. Ho imparato che il detto “mai dire mai” è proprio vero e che non bisogna dare per scontato ciò che si ha e ciò che si è.
La parola “grazie”, che poco usiamo, ha un effetto benefico sul nostro sistema, sul corpo e anche sugli altri. Ho imparato a ringraziare per le cose che ho nella mia vita, iniziando la mattina, dall’atto di aprire gli occhi e di respirare, sentire e vedere, poi continuo durante tutta la mia giornata e motivi per farlo ne ho tantissimi.
Ho imparato ad assumermi la responsabilità delle mie scelte, anche se questo spesso è molto difficile o doloroso.
Ho imparato che se teniamo la nostra attenzione sui nostri obiettivi, possiamo ottenere grandi cose.
Ho imparato che la vita ci pone dinanzi anche cose poco piacevoli, scelte difficili e ci saranno errori e sbagli, salite e scivoloni. La cosa importante è rialzarsi.
E quando ci si rialza, vi posso garantire, ci si sente come un SUPEREROE e si è orgogliosi di se stessi.

A volte mi capita di fermarmi, voltarmi indietro, e guardare la strada che ho percorso ricordando tutto ciò che ho vissuto e ho affrontato con tutte le mie forze, e non posso che gioire ed essere realmente fiera di me stessa.
Come ho già detto PUOI SE VUOI… tutto ciò che il mio cuore desidera, so che arriverà e se per caso non arriva significa che Dio ha altro in serbo per me, significa che non era qualcosa di adatto alla mia vita.

Grazie mille Cristiana, per esserti raccontata e per aver dato il tuo contributo a Feminas in tundu.

Se vuoi puoi…e tu vuoi?

Feminas in tundu

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