Donne che si raccontano: Bastiana Mattu

mani in cerchio per feminas in tundu e foto in bianco e nero di bastiana mattu

Feminas in tunduIl risveglio del femminile

presenta

Donne che si raccontano : Bastiana Mattu

Maria: In che cosa credi?

Bastiana: Innanzitutto grazie x avermi scelto per questa intervista, ne sono lieta. Credo in me stessa, nei miei valori, nella mia forza di donna. Ogni qualvolta la vita mi ha messo in ginocchio, è stata quella forza che ha fatto si che prevalesse il mio orgoglio, la speranza, la voglia di lottare nonostante le mille difficoltà. Credo in Dio, nella sua misericordia infinita e nella mia famiglia, che per me è un punto fermo. Credo nell’altruismo, che mi fa ritrovare la carica per andare avanti e che mi consente di ricordare a me stessa il mio valore. Credo che sia fondamentale valorizzare e ascoltare me stessa, perché solo così posso salvaguardare la mia autostima.

Maria: Raccontaci un po’ della tua vita.

Bastiana: La mia vita..Sono la terza figlia di padre pastore e madre casalinga.  Al mio arrivo i miei genitori erano entusiasti di aver avuto in dono una femminuccia. Nei primi mesi di vita tutto andava bene, poi al 3 iniziai ad avere problemi  di intolleranza alle pappe e al latte materno e dovettero ricoverarmi per comprendere la causa. Dopo vari tentativi trovarono l’alimentazione adatta e ritornai a casa che avevo 9 mesi. Da quando tornai a casa fino ai 7 anni la mia infanzia trascorse normalmente, poi però iniziai ad accusare forti dolori articolari ai talloni e mi fu diagnosticata  una coartazione aortica congenita. Iniziai le cure appropriate ma all’età di 14 anni avevo una corporatura gracilina, ero debole e crescevo a rallentatore, così i miei genitori decisero di farmi fare ulteriori visite per capire cosa c’era che non andava. Nel 1989 a 18 anni la sorte mi mise spalle al muro:  dovevo scegliere se morire in un letto di ospedale o affrontare un intervento al cuore! Consapevole che le probabilità di riuscita dell’intervento erano scarse, decisi di tentare. Ci furono diverse complicazioni, ma  l’intervento andò bene anche perché io avevo un’incredibile voglia di lottare per vivere. Passarono 23 anni e nell’estate del 2005 il mio cuore reclamò ancora la mia attenzione. M sottoposero a un altro intervento, e anche in questo caso però ne uscii vincitrice! Nel 2015 affrontai un ulteriore grande dolore. La morte mi porto via una delle persone  più belle che avevo vicino, mia  sorella, affetta da sclerosi multipla. Ho lottato con tutta me stessa  per uscire da questo momento così difficile e assai doloroso, mi sono proposta  di reagire prima di tutto per me e poi anche per chi mi sta affianco. Nonostante tutto penso che la vita sia  bella e degna di essere vissuta, è il dono più bello che il Signore ci ha fatto! Questa è la mia vita cara Mary. Maria: Ora cosa vorresti per te stessa?

Bastiana: Innanzitutto serenità. Voglio dedicarmi a me stessa, coccolarmi  e, se Dio vuole, farmi coccolare!! Voglio premiare me stessa  per tutte le avversità che sono riuscita a superare, vivendo ogni attimo profondamente.

Maria: Qual è il messaggio che vorresti dare a chi leggerà questa intervista?

Bastiana: Il messaggio  e semplice: Mai mollare! Siate combattive/i! Se sono riuscita io ce la possono fare tante e tanti come me.

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Con Amore

Maria

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